Tour della Giordania

9 giorni alla scoperta della Giordania:

  1. Amman
  2. Jerash
  3. Wadi Rum
  4. Petra
  5. Dead Sea

Probabilmente tutta la sabbia rossa incastrata nelle scarpe non andrà mai via, così come il ricordo del silenzio assordante del deserto, dei canti dei beduini o dell’odore di spezie.
Una terra lontana, confinante con guerra e distruzione ma nonostante questo una terra sicura, che è riuscita a mantenere intatta la propria bellezza senza scendere a compromessi.
La Giordania è un’oasi di pace e di meraviglia: dagli antichissimi e selvaggi panorami del Wadi Rum al brulicante centro urbano di Amman, dalle maestose rovine delle civiltà passate agli splendori senza tempo della Via dei Re.
La Giordania va vissuta per essere compresa. Bisogna percorrere chilometri di strade deserte dove è possibile incontrare solo cammelli e capre che passeggiano indisturbati, bisogna vedere la povertà, la vita che va avanti seppur sembri di trovarsi in un mondo lontano, bisogna abituarsi ai colori polverosi dei vestiti della gente, ai toni del marrone che contraddistinguono i paesaggi e al blu profondo e inglobante del cielo.
E’ un viaggio per cui parti senza sapere che non tornerai più lo stesso. Perché ci sono cose che ti scavano l’anima, si insinuano silenziose e rimangono lì per sempre.

Amman

La prima cosa che ricordo di Amman è il traffico.. File infinite di macchine e clacson che strombazzano continuamente!
Ancora oggi a distanza di mesi non so dire cosa Amman abbia lasciato dentro di me, è una città che risulta stonante con il resto della Giordania, che anche al suo interno mostra due facce completamente opposte tra loro.
La prima, quella più autentica, dei palazzi decadenti, dei numerosi Souk che vendono tutto e nulla, delle donne infagottate nel tessuto dei veli islamici, degli sguardi penetranti, timidi, ostili e curiosi verso noi, rari turisti che hanno dato una chance al centro di Amman.
La seconda, quella ricca, caratterizzata da case che sfoggiano un’architettura recente ed elegante, da ambasciate internazionali e da giardini ben curati.
Un contrasto talmente forte che a tratti disturba
Il sottofondo però è sempre lo stesso, ovunque ti trovi: la litania del muezzin che scandisce dolcemente le giornate.

Jerash

Jerash è un tesoro nascosto secondo solo a Petra. Abitata ininterrottamente da più di 6500 anni, è una delle città d’epoca romana meglio conservate al mondo.
La visita completa, fatta senza fretta concedendosi il tempo di sedere su una colonna caduta o ammirando gli scorci antichi, richiede 3-4 ore, ma il tempo volerà così velocemente che neanche ve ne accorgerete.
Al termine della vostra visita vi consiglio di mettervi in cammino per visitare il Castello di Ajloun, detto in arabo Qal’at Ar-Rabad.
Dall’alto delle sue mura riuscirete ad ammirare parte della valle del Giordano: il panorama è qualcosa di grandioso!

La strada dei Re

Ripercorrendo questo viaggio non riesco a smettere di pensare al Wadi Rum, uno dei luoghi più incantevoli in cui ho trascorso i due giorni successivi al mio arrivo.
Partiamo dalla strada che con 5000 anni di storia conduce al deserto del Wadi Rum: la Strada dei Re. Percorrere la Strada dei Re è come fare un salto indietro nel passato, attraversando piccoli villaggi dove il tempo sembra essersi fermato a qualche secolo fa.
Lungo la strada vi imbatterete in Madaba, uno dei luoghi più memorabili della Terra Santa detta “città dei mosaici”, troverete il Monte Nebo, in cui si dice sia seppellito Mosè e infine arriverete alla Fortezza di Shawback.

Il deserto del Wadi Rum

La meraviglia e la magia che si provano stando nel deserto sono qualcosa che non si può spiegare a parole. Bisogna viverle con la pelle e con il cuore.
Se chiudo gli occhi sento ancora la calda sabbia rossa che mi scorre tra i piedi nudi, tra le mani, che mi invade ovunque. Sento il sapore del bollente thè bevuto in una tenda beduina, circondata da uomini in abito bianco e da cammelli pronti per essere cavalcati.
Il deserto è la bellezza del nulla, di un orizzonte che sembra vicino ma che non raggiungi mai, di un silenzio che ti scorre nelle vene prima ancora che nelle orecchie.
Ho ammirato dalla cima di un canyon uno dei tramonti più belli: un sole bollente che prima lento, poi veloce fugge lasciando il posto alla fredda luna e ad un cielo ricoperto di stelle.
Ho cenato intorno al fuoco, assaporato altro the caldo, ascoltato canti beduini e dormito in una tenda sotto il cielo stellato.
Non esiste ricordo più bello di questo nella mia memoria della Giordania.

Petra

Che fosse una delle 7 meraviglie del mondo lo sapevo, ma trovarsi davanti a Petra è un’emozione indescrivibile e difficile da raccontare.
Ogni parola potrebbe sminuirne la bellezza. La città rosa, la città delle Tombe, luogo leggendario scavato nella roccia e noto fino a poche centinaia di anni fa solo ai caranovanieri che attraversavano il pericoloso deserto. Non appena varcherete la soglia del sito, avrete circa 1km di strada (Siq) da percorrere tra le imponenti rocce dalle sfumature rosa prima di imbattervi nella famosa città nascosta.. lo splendore vi travolgerà! Il “cuore” pulsante di Petra oltre ad ammaliarvi con la sua bellezza vi farà incontrare bambini, venditori, cammelli e cavalli, ognuno pronto a modo suo a proporvi un “affare”.
Perdetevi nel sito tra le tombe antiche di pietra e i misteri di questa magica città nascosta.
Se volete godervi un’esperienza davvero indimenticabile prenotate una visita notturna a Petra, vi troverete davanti all’immensità della facciata illuminata da migliaia di candele e un cielo stellato che vi abbraccerà.

Ho due suggerimenti:

  • Dopo averlo provato sulla mia pelle vi consiglio di non farvi accompagnare da nessun bambino o adulto che trovate in loco in cima alle rocce per ammirare Petra dall’alto. Vi proporranno di raggiungere l’altura in 10 minuti e lo faranno, ma facendovi passare per percorsi non consentiti e parecchio pericolosi. Inutile chiedere consiglio alle forze dell’ordine presenti in loco su tali “accompagnatori” perché aimè non sono affidabili!
  • Di fronte alla facciata principale troverete delle bellissime bancarelle che vendono gioielli, argenteria e altro. Non so bene dove procurino questi oggetti, ma ho trovato orecchini e anelli in argento davvero fantastici e antichi. Basta avere un po’ d’occhio e farete dei veri affari!

Soggiorno sul Mar Morto tra coccole e benessere

Dopo chilometri e chilometri percorsi in lungo e in largo ho deciso di fermarmi e di regalarmi una coccola.
L’emozione di dirigersi nel punto più basso sotto il livello del mare esistente sul pianeta, non può che essere il coronamento perfetto di un viaggio alla scoperta di questa magica terra.
E così ho optato (abbandonando per una volta il motto #Lowcostatutticost) per una coccola a 5 stelle presso il Kempinski Ishtar, una struttura meravigliosa e con ogni tipo di confort, incluso l’affaccio sul Mar Morto.
Forse per il pensiero di 2 giorni di relax o forse perché un soggiorno sul Mar Morto è un po’ nelle fantasie di tutti, ma quel che è certo è che anche questa ultima tappa è stata indimenticabile.
La mattina seguente il mio arrivo, mi sono subito diretta sulla spiaggia dell’hotel, dove in grandi vasi e anfore di terracotta, ho trovato il fango del Mar Morto che si dice abbia proprietà purificanti e tonificanti per il corpo. Curiosa di provarne l’efficacia mi sono completamente spalmata di fango per poi sdraiarmi sulle pietre (stile lucertola al sole) aspettando che la mia pelle beneficiasse di tutto ciò.
Al termine del mio esperimento ho proseguito con un tuffo in Mare!
Diciamo che il tutto è stato molto divertente.. l’elevata salinità dell’acqua del Mar Morto permette di galleggiare a prescindere che tu lo voglia o meno. L’acqua non è molto limpida e il fango lavato la intorbidisce ulteriormente, ma divertita dalla sensazione di leggerezza, mi sono goduta il mio attimo di relax! La sensazione che si prova sulla pelle dopo la doccia è di puro piacere, il sale del fango e dell’acqua del Mar Morto aiutano l’epidermide ad espellere le sostanze tossiche e dopo il trattamento si sente la pelle tirare leggermente e al tatto la si percepisce liscia e morbida.
Il Kempinski mi ha offerto 48 ore di totale tranquillità, di piscine con vista mozzafiato, di ottimo cibo e di splendida musica.  Un luogo di vero benessere e splendore in cui è terminato il mio viaggio in una terra che, inconsapevolmente, mi aveva messo l’anima in subbuglio.

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